
Terre che bruciano. Fiumi che tracimano. Laghi che esondano. Grandine come proiettili.
La Natura attorno a noi, in queste ore, sta esprimendo tutta la sua prepotenza, alternandosi da un estremo all’altro. Sembra essere impazzita senza possibilità di domarla, di addomesticarla, come sempre, perché ogni volta che si scatena è lei che comanda.
C’è chi insiste a dire che la colpa è anche nostra, dell’Uomo arrogante, egoista, presuntuoso che sfruttando e abusando della generosa Terra inesorabilmente la uccide. Da quando esiste la Terra, però, esistono anche i cataclismi naturali, più o meno frequenti e ciclici. L’unica cosa certa, dunque, è che l’Uomo deve e sa ricostruire là dove ogni cosa pare essere stata distrutta.
In queste ore è proprio ciò che sta accadendo: chi è alle prese con gli incendi che stanno devastando la bella Sardegna, chi invece deve spalare acqua e fango dalle proprie abitazioni devastate da fiumi e torrenti.
Così, osservando e leggendo le notizie di questa mattina, seguo in particolar modo l’andamento del maltempo in Ticino dove Polizia e Pompieri sono mobilitati un po’ ovunque per contenere i danni. Ma ciò che mi colpisce trascende le notizie in sé: questa Natura impazzita, ai miei occhi, somiglia all’Umanità di questi giorni. Le posizioni estreme che stanno dividendo le persone, incattivendole reciprocamente, non sono simili alle fiamme o alle acque devastanti? Il panorama sociale ricalca quello naturale, ma nel primo ad essere devastato è lo spazio di dialogo, di comprensione, di rispetto che permetterebbe ad ognuno di comportarsi e di esprimersi senza il rischio di essere “aggredito” da chi ha una visione differente. Queste divisioni creano coalizioni che hanno il sapore di un’ideale gigantesca guerra, e chi lo sa, forse proprio di guerra si tratta. Fatta non di armi ma di parole, parole amplificate a dismisura attraverso la “vitalità” dei social.
Trovo tutto così grottesco, il mondo mi pare “brutto” e uso volutamente questo termine fanciullesco, semplice ma efficace. La mia sensazione è che se domani il fuoco sarà domato e il maltempo sarà un ricordo, altrettanto non sarà per le fiamme che incendiano gli animi della gente.
Forse anche ciò che sta succedendo alla nostra società è una catastrofe e questa volta è proprio vero che l’unico responsabile è l’Uomo. Spero tanto che, come per le catastrofi naturali, anche in questo caso, prima o poi, si imparerà a ricostruire. Ricostruire quei ponti che prima univano, mentre oggi crollano.
Ci sono un mucchio di cazzone e cazzoni ignoranti che hanno migliaia di follower .
Tu ne meriti un milione 😘
Grazie Angioletto 🙂
Se aggiungi anche l’esperienza che più temo, quella di trovarmi solo accanto a una compagna che da segni di smarrimento del pensiero e dell’azione, allora lo scenario diventa personale più che collettivo, perché c’è un cervello che dà fuori di testa e nessuno sa come ricuperare esperIenze che risalgono all’ultima guerra mondiale, il mitragliamento della madre da aerei pilotati da guerrieri alla caccia di vittime su treni inermi (stazione di Lambrugo, a ridosso di Erba, 1945…
Sono e devo restare solo. L’esito non è favorevole, ma vivo accanto. La tua conclusione è ottimistica, la mia è un sogno da cui svegliarmi senza avere commesso psico violenze .
“Forse anche ciò che sta succedendo alla nostra società è una catastrofe e questa volta è proprio vero che l’unico responsabile è l’Uomo. Spero tanto che, come per le catastrofi naturali, anche in questo caso, prima o poi, si imparerà a ricostruire. Ricostruire quei ponti che prima univano, mentre oggi crollano. “.
Il mio presente è sconsolante, riesco a dimenticarlo slo pensando a questo brutto momento,,, Grazie di essermi amica!