Amo la bellezza. Perché la bellezza non conosce età.
Si nutre della profondità che solo il passare del tempo può dare. Un vecchio ospita in sé tutti i giovani che è stato, riassume il meglio di ogni sua scalata verso la vetta della vita, lasciandosi dietro i residui secchi, ormai inutili capricci sbiaditi e consumati con spensierata inconsapevolezza. Somiglia un po’ a uno di quei maestosi alberi che inesorabilmente innervano la terra con le proprie radici, fino a ridisegnare il profilo della collina, fino a diventare essi stessi la collina. Si contorcono in impercettibili abbracci, ripiegandosi su se stessi per poi riemergere in sussulti di virilità, raccogliendo tutta la forza interiore per sprigionarla sempre più in alto, senza paura di perdere, rami, foglie, ricordi. Nel loro splendore, tutte le stagioni che, anno dopo anno, li hanno resi ciò che sono. Creature fiere e sagge che sanno comunicare pace e fiducia, anche senza parlare.
Amo gli alberi. Perché con la loro straordinaria somiglianza agli umani trasformano l’apparente degrado in eterna bellezza.
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