Ciò che non si può trasformare in qualcosa di meraviglioso, bisogna lasciarlo andare.
La saggezza emotiva di Anaïs emana un sottile velo di malinconia nell’abbandonare ciò che ancora desidera. Pare di vedere la sua mano trattenere per un ultimo istante la camicia di Henry, respirare l’eco del profumo di sempre, carezzare la sua pelle, così animalesca, così vulcanica, così sua.
Pare di sentirle dire addio, in silenzio, uccisa dal suo stesso silenzio. Se lo avvolge addosso come una coperta di seta, questo silenzio, così caldo, così profondo, così suo. Solo suo, ormai.
Poi un sorriso.
Ti lascio andare, amore. Sarò io stessa a trasformarmi in qualcosa di meraviglioso.
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