C’è chi dice NO.

Ciao, come stai? È un po’ che non ci si vede.

Bene, grazie, io bene. E tu? Ti sei già vaccinata?

Veramente no …  Tu sì, immagino.

Ma certo, da un pezzo! E ho già il Covid-pass, finalmente posso muovermi liberamente. Tu sei matta, cosa aspetti a vaccinarti? Non sarai mica tra quelli che pensano che i vaccini siano un male!

Penso solo che voglio essere io a scegliere cosa fare. Non sono ancora convinta di cosa sia giusto, sbagliato, vero o falso.

Ma come farai a partire? I tuoi viaggi, le tue vacanze, cosa farai?

Ma scusa… a questo servirebbe il vaccino? A darti il passaporto per le vacanze? No grazie, per ora resto qui, ne approfitto per conoscere meglio il mio Paese.

Ma dovrai rinunciare a un sacco di libertà, vedrai, non solo ai viaggi all’estero. Se non cambi idea non potrai neanche andare al ristorante, al cinema … non potrai stare tra la gente sana.

Ah, perché io non sarei sana …? (ride) Tu piuttosto, perché da quando ti ho detto che non sono vaccinata hai fatto un passo indietro, ti sei allontanata da me? Se sei immune, che paura hai? Che io ti infetti?

Ma no, non è vero, è stata una tua impressione (arrossisce).

Sarà … comunque mi sembra giusto che ognuno possa sentirsi libero di scegliere secondo coscienza, assecondando anche i propri tempi e i propri pensieri, che certamente possono cambiare secondo l’evoluzione della situazione generale.

Ma scusa, tua mamma l’ha fatto?

Sì, lei sì. Stava benissimo prima e sta altrettanto bene ora. Alla sua età è una forza della natura, nessun virus né vaccino la tocca!

Per fortuna! E tuo figlio?

Anche lui ha scelto di farlo, sta aspettando la seconda dose. Ormai è adulto e non posso interferire con le sue convinzioni. Se è per questo l’hanno fatto anche tutti i miei amici e parenti. Come ti ho detto, ognuno è libero di scegliere.

Vedi che sei solo tu a pensarla diversamente! Non ti rendi conto che rischi tantissimo e metti in pericolo anche gli altri?

Senti, anche se fossi l’unica al mondo non vaccinata, mi spieghi che pericolo rappresenterei per gli altri, visto che – come sosterresti tu – tutti gli altri sarebbero immuni?

Non si sa mai … il virus può mutare ancora, è imprevedibile, bisognerà fare altri richiami, vedrai !

Appunto, saremo sempre più pecore di un gregge, schiavi di un enorme ricatto. E nel frattempo, le cure anziché i vaccini saranno la soluzione di una malattia virulenta che ha sempre più il sapore di una blanda influenza.

Quelli che la pensano come te dovrebbero essere banditi, mi spiace dirtelo perché sei mia amica ma …

Ma? Farò parte di una minoranza, sarò forse l’unica, ma per ora mi sento a posto con la mia coscienza, consapevole delle conseguenze delle mie scelte. Senti, se ti va possiamo vederci da me una sera, vieni a cena così approfondiamo l’argomento… O magari parliamo d’altro, che è meglio.

Cara, (imbarazzata) ti ringrazio ma non so quando potrei, ho davvero poco tempo ultimamente, sai … stiamo chiudendo il numero della rivista.

Ah, certo (sorride). Su cosa scriverai l’editoriale questo mese?

Sull’importanza dell’immunità di gregge, ovviamente. È fondamentale, anche per sensibilizzare quelli che la pensano come te. 

Leggerò con attenzione. Allora ci sentiamo, magari per telefono … così non rischi che io ti infetti (sorride).

Non si sa mai (seria) qualche altra malefica variante … Comunque ciao, (allontanandosi definitivamente) è stato bello rivederti!

Morale: ad oggi qual è il vero virus? Quale il vero contagio? Quello di una malattia del corpo oppure della mente? Il modo di pensare della maggior parte di noi è stato completamente stravolto, appiattito e indotto in un’unica direzione. Chi osa dissentire, chi dice NO, è considerato un incosciente quando va bene, un potenziale criminale quando gli animi contrastanti si accendono. Scompare il diritto di pensare diversamente, di nutrire perplessità, mentre vincono pseudo verità che alimentano il ricatto per meritarsi le proprie quotidiane libertà. Ciò che prima era scontato, ora diventa un lusso conquistato o un premio concesso. In realtà, oggi solo una cosa è certa: sarà il tempo a rispondere alle nostre domande, a sfatare certezze e dissolvere dubbi. Ma nel frattempo, sarebbe bene poter avere il diritto di scegliere senza essere condannati. Perché se ci tolgono questo diritto, la vera condanna è la schiavitù.