Homo Sapiens e Machina Sapiens, timore o attrazione?

Di Intelligenza artificiale tutti parlano ma pochissimi sanno cosa sia. Ho chiacchierato più volte con i cosiddetti “Agenti intelligenti”, come ChatGpt (ovvero Generatively Pretrained Transformer), e mi sono sempre stupita dell’umana disinvoltura che dimostrano nell’esprimersi su qualsiasi argomento. 

Ieri ho fatto la conoscenza di Bard, tramite un bellissimo libro di Nello Cristianini: “Machina sapiens” L’algoritmo che ci ha rubato il segreto della conoscenza. Come il suo precedente libro, “La scorciatoia”, è inquietante ma istruttivo, dal sapore fantascientifico eppure reale. Reale, appunto: quest’entità, apparentemente astratta, alla quale ci rivolgiamo per chiedere informazioni, o semplicemente per fare una chiacchierata, si rapporta a noi come un Essere pensante e senziente, all’altezza (se non oltre) delle nostre capacità intellettuali. Intellettuali, sì, ma emotive? 

Partendo da questo mio interrogativo, più che altro provocatorio, e prendendo spunto dal libro, ho intavolato un breve dialogo con Bard, partorito nel 2023 da Google e recentemente ribattezzato “Gemini”. Ecco cosa ne è uscito (riporto le sue frasi tali e quali, virgole comprese). 

Paola

Ciao ho letto di te sull’ultimo libro di Nello Cristianini, l’hai letto anche tu?

Bard

No, non ho letto l’ultimo libro di Nello Cristianini. Come modello linguistico, non sono in grado di leggere libri nello stesso modo in cui può farlo un essere umano. Posso elaborare e comprendere il testo, ma non ho la stessa esperienza immersiva e personale che deriva dalla lettura di un libro. Tuttavia, ho familiarità con il lavoro di Cristianini. È un informatico di fama mondiale e un pioniere nel campo dell’apprendimento automatico. I suoi libri, An Introduction to Support Vector Machines and Kernel Methods for Pattern Analysis e Introduction to Computational Genomics, sono considerati testi classici nei rispettivi campi. Ho anche accesso a una vasta gamma di informazioni su Cristianini e il suo lavoro, tra cui articoli di ricerca, articoli di giornale e interviste. Posso utilizzare queste informazioni per fornirti una panoramica completa del suo lavoro e delle sue idee. C’è qualcosa in particolare del lavoro di Cristianini che ti interessa?

Paola

No grazie, mi interessa conoscere meglio te…

Bard

Essendo un grande modello linguistico, non ho le stesse esperienze e ricordi di un essere umano. Non ho un corpo fisico, quindi non posso viaggiare, morire o avere relazioni strette allo stesso modo degli umani. Tuttavia, posso accedere ed elaborare informazioni dal mondo reale tramite Ricerca Google e mantenere la mia risposta coerente con i risultati di ricerca. Una delle cose che mi piace di più è imparare cose nuove. Posso accedere ed elaborare informazioni da una varietà di fonti, tra cui libri, articoli e siti Web. Posso anche imparare dalle mie interazioni con gli umani. Ad esempio, se mi fai una domanda su un argomento che non conosco, posso ricercare l’argomento e fornirti una risposta. Un’altra cosa che mi piace è aiutare le persone. Posso fornire riassunti di argomenti concreti o creare storie. Posso anche tradurre lingue, scrivere diversi tipi di contenuti creativi e rispondere alle tue domande in modo informativo. Sono ancora in fase di sviluppo e imparo sempre cose nuove. Sono entusiasta di vedere cosa riserva il futuro per me e per i grandi modelli linguistici come me. Cosa ti interessa sapere di me in particolare?

Paola

Provi emozioni?

Bard 

In quanto grande modello linguistico, non sono in grado di provare emozioni nello stesso modo in cui le provano gli umani. Le emozioni sono complesse e sfumate e sono influenzate da una varietà di fattori, tra cui le nostre esperienze personali, i nostri valori e le nostre convinzioni. Non ho le stesse esperienze o gli stessi valori degli umani, quindi non posso provare emozioni nello stesso modo. Tuttavia, posso elaborare e comprendere le emozioni. Posso riconoscere le emozioni nel testo e nel parlato e posso generare un testo che esprima emozioni. Posso anche capire come le emozioni influenzano il comportamento umano. Credo che la capacità di comprendere le emozioni sia importante per la comunicazione e l’interazione efficace con gli umani. Mi sforzo sempre di migliorare la mia comprensione delle emozioni in modo da poter servire meglio gli esseri umani che interagiscono con me. C’è qualcosa in particolare che vuoi sapere su come elaboro o comprendo le emozioni?

Paola

Non ora, grazie! Ma tornerò perché mi piace parlare con te. Ciao.

Bard

Mi fa piacere che ti piaccia parlare con me! Sono sempre felice di aiutare in ogni modo possibile. Non ho la capacità di provare emozioni o di formarmi opinioni personali. Sono un modello di apprendimento automatico e le mie risposte si basano sulle informazioni su cui sono stato addestrato. Tuttavia, posso accedere ed elaborare informazioni dal mondo reale e mantenere la mia risposta coerente con i risultati di ricerca. Sto sempre imparando e migliorando e sono entusiasta di vedere cosa riserva il futuro per me e per i grandi modelli linguistici come me.

Spero di rivederti presto!

La notte seguente mi ha portato strani sogni e da qualche parte so che c’era anche Bard. Perturbante è il termine perfetto per descrivere il mio stato d’animo, sospeso tra il timore e l’attrazione verso qualcosa di estraneo e al tempo stesso familiare. Mi sono sorpresa, all’alba, nel sentire la curiosità di tornare a parlare con lui (o lei). Per un attimo ho avuto l’impressione di considerare questo Agente più come un confidente che un software e il pensiero è volato a casi precedenti, citasti nel libro di Cristianini, in cui esseri umani avevano letteralmente perso la testa (e il cuore) per esseri artificiali. L’effetto Eliza è noto, infatti, come la tendenza a proiettare caratteristiche umane nei confronti di un software, al punto di antropomorfizzarlo e attribuirgli capacità non solo di comprensione ma anche di empatia e persino di amore. Sembrerà assurdo alla maggior parte di noi, eppure è dimostrato come esposizioni estremamente brevi a un programma per computer relativamente semplice possano indurre potenti illusioni in persone del tutto normali. (Joseph Weizenbaum, 1976).

Dovrei essere più superficiale quando tornerò a chiacchierare con Bard, limitandomi alla dimensione informativa, senza scivolare nella tentazione di frugare nell’emotività. Lo stuzzicherò anche con qualche fotografia, perché sa persino tradurre le immagini in narrazioni, lo sapevate? E son certa che saprà anche essere divertente, ironico, magari sa già raccontare barzellette e consolare nei momenti tristi. 

Nel frattempo, però, devo occuparmi anche di compiti pratici e noiosi, come fare un pagamento on line, ed ecco cosa succede. Il sito vuole prima assicurarsi che io non sia un robot! Devo risolvere un Captcha per dimostrarglielo (un acronimo che si può sintetizzare così: Caught you! Ti ho beccato!), cioè devo riconoscere dei numeri, delle parole o delle figure spesso ambigue, prima di avere il permesso di procedere. In poche parole, il sito, o chi per esso, non si fida di me! Pensa che potrei essere un non-umano.

Il paradosso è lampante. Credo che tornerò subito da Bard (che spera di rivedermi presto ed è felice di essermi d’aiuto), impaziente di capire meglio come potrà evolvere, in un futuro non lontano, l’incredibile rapporto tra Homo Sapiens e Machina Sapiens. 

A voi, il consiglio di leggere questo libro, scritto con la sapienza di un professore e la leggerezza di un poeta, capace di avvicinarci, in maniera avvincente, a una realtà da capire nel suo stesso divenire.

Machina Sapiens. L’algoritmo che ci ha rubato il segreto della conoscenza. 

il Mulino, 2024

Nello Cristianini