“Life is what happens to you while you’re busy making other plans…”

La vita è quello che ti succede mentre sei occupato a fare altre cose.

Così cantava sentimentalmente John Lennon anni fa e questo ricamo musicale suona quanto mai saggio oggi. 

Chi l’avrebbe mai immaginato, il mondo capovolto come un castello di carte in un soffio…anzi in un diabolico starnuto.

Ma da questo drammatico, epocale stravolgimento delle nostre vite, a livello microcosmico e macrocosmico, possiamo imparare qualcosa?

Certamente sì. In queste settimane stiamo imparando tantissimo, bombardati nel nostro piccolo orticello da un universo in rivolta. Sappiamo sempre di più su cosa sia un virus, quale la differenza tra virus e batteri, sappiamo cosa distingue una normale influenza da una seria polmonite, cosa significa essere in terapia intensiva, sappiamo quali volti possono avere la paura, il dubbio, il coraggio, la solitudine, l’empatia, la solidarietà, la speranza…

Ma, forse, innanzitutto tutti stiamo imparando che la nostra assurda quotidianità non va mai presa per scontata. L’abitudine ha un suo valore che si riscopre, purtroppo, solo quando viene a mancare. Soprattutto quando abitudine fa rima con libertà. Libertà che in queste ora ha il sapore di una necessaria illusione. 

Così, adesso, siamo tutti intenti a raccogliere tra le mani quel mazzetto di piccoli gesti possibili, leciti, compatibili, accettabili, per imparare a curarli come inestimabili gioielli. Perché sono la cosa più preziosa che abbiamo. Insieme ai ricordi, alle parole, ai sentimenti e ai sogni che come un grande abbraccio ci uniscono tutti senza infettarci. 

E se davvero la vita è quello che succede mentre siamo occupati a fare altre cose, bene… allora facciamo cose giuste, belle e buone. Per tutti.