Ogni tanto fa bene fingersi soli. Raccogliersi attorno a se stessi senza attese verso gli altri. Compiere gli abituali gesti quotidiani senza aspettare che qualcuno ci chiami, ci accompagni, ci aspetti, come di solito avviene. Anche gli affetti più profondi e veri potrebbero all’improvviso svanire e forse allenarsi a sperimentare questo brivido di solitudine può aiutare. Può fortificare, aiutandoci ad essere un po’ più preparati ad affrontare la vita, semmai eventi fuori dalla nostra volontà ci costringano prima o poi a camminare senza appoggi.
Svegliarsi la mattina e non ricevere l’abituale buongiorno riempie di un vuoto immenso ma spalanca anche la porta su un nuovo modo d’essere. Del resto ogni nascita non è altro che distacco. Quel primissimo taglio di cordone ombelicale rappresenta simbolicamente tutte le separazioni che l’esistenza tiene in serbo per ognuno di noi. E allora meglio accettare il fallimento di sentirsi sempre avvolti dall’abbraccio di un padre, di un amante, di un amico. Perché prima o poi quell’abbraccio diventerà un bel ricordo, che pur scaldando lascerà solo un brivido.
Per sempre.
… ma non per sempre, non sei nata per essere pessimista!
Le coccole, affetti, il buon giorno non hanno che il piacere-bisogno d’esprimersi, con reciprocità, non solo per consuetudine, ma per essere richiamati!
Svegliarsi la mattina e non ricevere l’abituale buongiorno… sia pur destinato a diventare il “bel ricordo, che pur scaldando lascerà solo un brivido”…
Il bel ricordo non lascerà solo un brivido, ma potrà rivelarsi “sorprendente”, senza tempo né luogo, espressione di natura e riscoperta d’amore!
Il futuro amerà il rivelarsi sorprendente di bel sogno!
Sei partita bene, ma sei finita stra-pessimista.
La vita ti gira male?
Assolutamente no. Uno scrittore di gialli non dev’essere necessariamente un assassino per narrare un omicidio 🙂