Ci sono momenti nella vita in cui una sosta è d’obbligo. Una pausa di meditazione, forzata o cercata, che rieduchi l’anima e l’accompagni a ricapitolare con se stessa.
E allora, chiusa la caccia alle emozioni, può capitare di accorgersi di aver cavalcato fino a quell’istante una gigantesca onda, proprio come quella che i surfisti chiamano “onda perfetta”. Un’imponente massa di energia in movimento che ti porta a sfidare te stesso perché l’adrenalina scatenata dalla volontà di misurarsi con stimoli tanto immensi è un piacere estremo e irrinunciabile. Nemmeno lo spettro della morte può fermarti, il richiamo alla vita è più forte.
Cavalchi, voli, t’immergi completamente in un vortice crescente di vibrazioni senza possibilità di ritorno, perché l’onda perfetta pretende l’accettazione assoluta. Va vissuta fino in fondo, pena esserne travolto e sconfitto. Entri in simbiosi con quell’armonia d’acqua impetuosa diventando tu stesso goccia, in un delicato equilibrio tra vigore e dolcezza. Ti sembra d’essere fermo in mezzo al tunnel liquido fino a che arrivi all’inevitabile naufragio, partorito definitivamente dal ventre ancora gravido dell’onda che piano piano s’inchina al suo destino. Il ruggito esaurisce la sua carica e ti sputa fuori, lasciandoti stordito nella quiete più assoluta.
Piccolo, così piccolo in mezzo a quell’oceano improvvisamente piatto, galleggi in un stato amniotico, imbevuto in un’immobilità che t’impone di pensare. Ubriaco di vita per aver osato sfidare la natura, senti che la tua incoscienza s’è fatta coraggio e voltandoti indietro ti accorgi come anche un’onda così perturbante, alla fine, si risolva in un innocuo tappeto di pace, di calma, di rassicurazione.
Cullato da un nuovo piacere, capisci che solo guardando alle tue spalle puoi renderti completamente conto di ciò che è stato. Ti rivedi là dentro, avvolto nel manto del rischio, e ora che sei salvo sai che momenti di meditazione come quello che ora ti sta assorbendo sono un premio ma anche uno stimolo. Il necessario preludio alla caccia della prossima onda perfetta.
Sempre curioso nella ricerca e voglia di scoprire!
Ho colto in buona parte l’intima riflessione… Hai sempre dato molto valore al contenuto delle prospettive che si aprono al termine della conclusione! Il tuo ottimismo si ripete, l’amore per i sogni e la ricerca con la sorpresa dall’imprevisione è velatamente dominanti… Ti auguro continue emozioni e nuova ricerca, prima, durante e dopo il percorso! Nel pieno di mezza vita, te ne resta una metà ancora ricca, in tempo, spazio e… rinnovato stupore!
Xoxo
Onda dopo onda. Sin quando la stanchezza toglie la voglia.
Nessuna stanchezza all’orizzonte, Fabiano …
Bene Paola. A volte, però, arriva inaspettata.
Mi piace tanto…”simbiosi con quell’armonia d’acqua impetuosa diventando tu stesso goccia, in un delicato equilibrio tra vigore e dolcezza…”.
Piacere “nel mare dell’onda e nell’onda del mare”…!