Non dà tregua. Questa notte non dà tregua. Il temporale non lascia respiro al cielo gravido, che si scaraventa in lame di luce sul lago affondato nel buio.
Picchia, graffia, colpisce i vetri della finestra volutamente schiusa per invitare la voce del vento che s’agita bagnato sui cedri sconvolti.
Schiaffi d’aria, lacrime di grandine, schiocchi di frusta. Il temporale s’infuria, si dimena, si vendica. Pare un amante che fa a pugni con le proprie delusioni, che se le leva di dosso, di dentro, finalmente, una volta per sempre, scaraventandole come frecce velenose contro chi, forse, merita d’essere colpito.
E allora continua, liberati. Tuona, piovi, bagna questo lago affondato nel buio e illuminalo di nuove gioiose saette di fuoco. La finestra è sempre schiusa e ascolta i tuoi rochi ruggiti.
Non smettere. Non dare tregua a questa notte ancora accesa. Fa che la tua rabbia diventi energia, i tuoi schiaffi carezze, le tue lacrime sorrisi, i tuoi schiocchi baci.
E vedrai che domani anche i cedri sconvolti ti saranno grati…
Lasciaci amare la tua energia e lenire la violenza degli abbracci…