Che ci crediate o no, esistono persone che comunicano tra loro anche senza parole. Persone che si ascoltano e si sentono nonostante le distanze, che trascendono lo spazio fisico e ingannano il tempo reale, sospese nel magma incandescente che le unisce.
È un legame che non ha un nome. Non si chiama amore, né passione, né desiderio. No, si tratta di qualcosa di più grezzo, di più antico, che coinvolge l’anima e la mente. Succede a chi è attratto, forse perché predisposto, dal buio, da quell’invisibile eppure palpitante mondo archetipico che interiormente cova, scava, alimenta e consuma.
Quest’immersione nelle vene più profonde dell’humus psichico è un’avventura rischiosa e inevitabilmente dolorosa, persino mortale, che porta ad aprire sipari perturbanti nel teatro dell’anima. Se si è soli durante questi viaggi interiori la paura è tanta, si rischia di perdere la rotta, di finire per sempre alla deriva calamitati da malati piaceri.
Ma quando si ha la ventura di condividere i propri fantasmi e le proprie ombre con una creatura affine, la consolazione di non essere soli in questo delirio spinge a cercarne una ragione. Un motivo creativo che trasformi la ricerca in spiegazione, il viaggio in traguardo, il buio in luce e il delirio in visione.
Non è un caso, non esistono coincidenze ma fili invisibili che cuciono episodi, luoghi, esistenze intere. Che ci crediate o no, le persone che comunicano tra loro anche senza parole, che si ascoltano e si sentono nonostante le distanze, non hanno paura di volare negli abissi o di sprofondare nello spazio. Perché ovunque esse vadano, sempre si incontrano e si stringono in un caldo, eterno abbraccio.
L’abbraccio e’ la cosa più bella che c’è
Mi sento presentato e rappresentato senza dubbii nei confronti della tua penna e della capacità di pensare reali i valori della psiche, non solo propria, ma anche altrui. Non hai pregiudizi per durata, occasione, lontananza, linguaggio e varietà di desiderio. Mi sento libero di essere, senza pretese di vicinanza, ma con il semplice complesso di sentirmi in sintonia simpatica. L’abbraccio è il modo di esprimere sensorialmente la prossimità, il desiderio e la condivisione… Vibro di verità e cancello i dubbi che balenano nei silenzi. Confermo: è la cosa più bella che c’è!
Quando l’abbraccio arriva all’anima allora si entra in una comunicazione analogica che va oltre il sentire, che va oltre il vedere! Questo scritto può nascere solamente da chi è passato attraverso il delirio della solitudine e la ricerca più profonda all’interno di sé. Grazie per le profonde parole e riflessioni!