Come ogni mattina, anche oggi non vorrei svegliarmi.
Mi piace crogiolarmi nel tepore del letto e gustare le ultime briciole di sogni, prima che la realtà prenda il sopravvento. Sono impetuosa, è vero, ma ho imparato a gustare anche il piacere dell’attesa. Così, indugio ancora un po’ ad occhi chiusi, aspettando che lui torni da me dopo essersi preparato il suo solito caffè. Sì, perché come ogni mattina, anche oggi verrà a darmi il buongiorno, con le sue carezze, così care, così calde che vorrei non smettesse mai. E’ così che, anche dopo il risveglio, la realtà resta un bellissimo sogno!
Ci dev’essere il sole oggi. Lo intuisco dal canto degli uccelli, che cinguettano in maniera più animata quando è sereno. Lo percepisco dall’aria che penetra attraverso la finestra schiusa e già assaporo la gioia di una passeggiata insieme, tra i profumi di primavera, l’odore d’erba tagliata e di terra ancora umida di notte. Ma non voglio fargli fretta, aspetterò che sia lui a decidere, come sempre. La nostra è una relazione speciale, unica, esclusiva. Un rapporto fatto di vibrazioni, tacite intese e sguardi eloquenti. Quando due anime comunicano così intensamente, le parole sono superflue.
Eccolo, finalmente! Sento che apre la porta, entra nella stanza e in silenzio avanza. Non mi volto. Mi piace farmi guardare mentre mi crede ancora addormentata. Ascolto il suo passo, indossa già le scarpe, probabilmente anche la giacca, forse è già pronto per uscire. Si avvicina e siede sul bordo del letto accanto a me … sento il suo respiro caldo, che sa ancora di caffè. Mi tocca. Le sue mani sono grandi e scorrono lente sul mio profilo … scivolando sulla nuca, dietro le orecchie … oddio, quanto amo le carezze dietro le orecchie! E poi … poi scendono morbide lungo il collo, a stento soffoco il piacere che divampa e con un sospiro mi avvicino al suo corpo, per gustare meglio il caldo contatto.
Lui sa che mi piace e continua a stuzzicarmi. Le sue mani vanno sempre più giù, lungo la schiena, verso l’addome e non riesco a nascondere un brivido di piacere. Sento il mio cuore battere forte, sempre più forte … lui se ne accorge, poggia una mano sopra il mio petto e resta in ascolto.
“Buongiorno piccola!”
Oh, la sua voce è musica, la più dolce delle carezze e mi scuote tutta. Mi giro piano, aderendo al suo fianco … apro gli occhi e finalmente lo vedo, che mi osserva con un sorriso complice e invitante. Com’è bello! Che buon odore ha la sua pelle! Avvicina una mano alla mia bocca, mentre con l’altra continua a carezzarmi la pancia, in un crescendo di piacere. Sono sua, mi sento perdutamente sua! D’istinto la mia lingua scivola tra le sue dita che non si sottraggono a quel primitivo gesto d’affetto e lui ride. Lo so … gli piace farsi leccare … e io comincio piano, delicatamente, come lui vuole! Adoro sentire il suo sapore di maschio, è così eccitante! Ecco, adesso lui affretta le carezze, che si fanno più impetuose. Sta per dirmi qualcosa e io resto così, trattenendo in bocca il suo sapore, ferma, immobile, in attesa delle sue parole, quelle che più desidero. Improvvisamente s’alza e dall’alto mi incita:
“Su piccola, vieni!”
E’ questo l’invito che aspettavo! Il mio corpo scatta eccitato come una saetta e in un guizzo son già pronta! Oplà! Balzo in piedi obbediente, scrollo di dosso con vigore i sogni, trattenendo solo le cose vere, le coccole affettuose, le parole dolci e il buon sapore di lui.
Cosa c’è di più bello al mondo per una cagnolina dell’essere amati dal proprio padrone? Così fremente, salto giù dal letto e, scodinzolando di felicità, corro verso di lui che mi invita, con un biscotto in mano e il guinzaglio nell’altra, ad accompagnarlo nella consueta passeggiata mattutina! Abbaio di gioia, guaisco di piacere e saltello su due zampe per far festa, scivolando goffamente sul pavimento troppo liscio per i miei gommosi polpastrelli. La coda impazzita sbatte vigorosamente contro tutto, contro i mobili, il letto, contro le sue gambe ma non sento male, non sento più niente, solo un’incontenibile esplosione di pazza gioia!
… grazie, grazie …sono così felice … gli comunico con uno sguardo riconoscente divorando il delizioso biscotto, mentre lui, il mio padrone, apre la porta sulla campagna frizzante di primavera, per cominciare un’altra bella giornata insieme!
A proposito, sono una cucciola di Cane Corso e discendo dai fieri molossi dell’antica Roma. Sono intelligente, coraggiosa, leale, protettiva, fedele e, naturalmente, molto modesta! Il mio padrone mi chiama affettuosamente Messalina, chissà perché … Questo strano nome è simpatico e non mi dispiace, anche se, com’è noto, ogni cane ha un suo nome segreto, dal significato misterioso, che solo noi conosciamo e che possiamo rivelare solo a quegli umani particolarmente sensibili a noi quattrozampe.
Chi, invece, non ha un cane, non potrà mai capire. Perché, come ha detto tanti anni fa un tipo importante che faceva il filosofo e che mi sarebbe stato certamente simpatico:
“Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato.”
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