Il bacio non si dà. Si scambia.
“Dammi mille baci, e poi cento, poi altri mille e poi ancora cento. Ancora un secondo centinaio, e poi ancora mille. E infine, quando ne avremo raccolti mille e millanta, li mescoleremo tutti fino a non poterli più contare, perché nessuno ce li possa rubare.”
Così Catullo travolge la sua Lesbia in un’onda fremente di baci incontenibili, stemperando l’impeto erotico in un raffinato velo romantico.
Cosa c’è di più sensuale di un bacio tra due innamorati?
Che sia pudico o lascivo, garbato o sfacciato, mieloso o focoso, il bacio è un piacere fuggente che si fa eterna promessa, un sussurro uterino che fa tremare le carni e vibrare le menti. E’, semplicemente, l’amplesso di due afflati disgiunti, finalmente riuniti nell’anelato sposalizio con se stessi.
Irrimediabilmente, quindi, dopo un bacio lento, denso e profondo, non si sarà più la stessa persona. Perché attraverso i rivoli odorosi delle labbra che si sfiorano, che si cercano e si trovano, i corpi di due innamorati rinasceranno insieme in una nuova anima, attraverso una guizzante risonanza di fragranze amorose.
E’ così che si può rinascere insieme mille, poi cento, poi altre mille e poi ancora cento volte ...
Una per ogni bacio scambiato.
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