Quest’anno si celebrano due eventi memorabili, apparentemente slegati tra loro, eppure entrambi culturalmente significativi. Tanto che è stato possibile intrecciarli in un originale dialogo creativo aperto al pubblico.
Il primo riguarda i 150 anni del Gruppo Bayer, il secondo si riferisce al bicentenario di Giuseppe Verdi. Uno sposalizio tra scienza e arte, dunque: due universi che attraverso linguaggi differenti esaltano il genio e la fantasia dell’intelletto umano.
Tra le tante iniziative dei festeggiamenti del Gruppo, Bayer ha sostenuto la manifestazione ‘’La Lirica a Noicattaro’’, una rappresentazione dell’Aida di Giuseppe Verdi, per la prima volta messa in scena il 15 e il 17 luglio a Noicattaro (BA), una piccola cittadina accoccolata tra mare, ulivi e viti. In realtà, questa è la quarta edizione di Lirica a Noicattaro (promossa dall’Associazione Noicattaro Nerazzurra) che, forte del successo delle precedenti Tosca, Traviata e Boheme, ha deciso di cimentarsi in una delle opere più monumentali in assoluto. L’Aida, infatti, è tra le rappresentazioni più impegnative per scenografia, costumi, comparse e tempi molto lunghi, e ha pertanto coinvolto per un intero anno gli abitanti della cittadina pugliese trasformandoli per l’occasione in veri e propri artisti professionisti.
La particolarità è che molte di queste persone, nella vita, partecipano a un’altra importante messa in opera: quella dell’uva, specialmente dell’uva da tavola, prodotto principe di questa zona. L’uva da tavola, infatti, è prodotta principalmente in Puglia e fa dell’Italia uno tra i primi tre Paesi esportatori al mondo e il primo a livello europeo.
Il forte legame fra Bayer e i produttori pugliesi – già confermato da precedenti iniziative quali il progetto “Magis uva da tavola”, il cortometraggio “Si fa presto a dire uva” e il volume “L’uva da tavola” della collana editoriale Coltura&Cultura – è stato coronato ora anche sul palcoscenico. La scelta dello spazio in cui ambientare l’Aida dimostra un’ulteriore volontà a valorizzare il territorio: l’area della vecchia stazione ferroviaria di Noicattaro è stata completamente reinterpretata e resa accogliente con oltre 1500 posti a sedere, di fronte a un palcoscenico all’altezza di un’autentica Arena, sotto un cielo trapuntato di stelle degno del primo applauso.
Giacomo Suglia – Presidente dell’Associazione Produttori Esportatori Ortofrutticoli – presente in prima fila accanto alle maestranze di Bayer, sottolinea che “anche l’uva, come la lirica, è Cultura. Questo è infatti il nostro slogan: Dove l’uva è cultura! Ed è importante conoscerla per apprezzarla. Per quanto riguarda la lirica, ci sembra giusto offrire a tutti la possibilità di ‘gustarla’, in uno spazio creativo adatto non solo a fini intenditori abituati a La Scala o all’Arena ma a un pubblico più ampio e curioso, che voglia avvicinarsi all’Opera con semplicità. La presenza di Rai 3 ha confermato l’interesse generale per l’evento dando un motivo d’orgoglio in più a tutti i cittadini che si sono prodigati in questa gigantesca opera. Inoltre – conclude Giacomo Suglia – questa è un’occasione per ribadire che la nostra uva, come la musica e l’arte in genere, è una ricchezza inestimabile che supera ogni campanilismo: è l’uva di tutta la Puglia, non di ogni singolo paese, a far parlare di sé per la sua grande qualità. Ricordo, infatti, che la nostra regione è la sola finora ad avere ottenuto il marchio IGP Uva da tavola a livello regionale, e non provinciale, e questo è per noi un vanto.”
Le due serate della rappresentazione lirica hanno dato ragione a queste parole. L’Aida di Noicattaro è stata un successo grazie a: l’orchestra della Provincia di Bari, diretta dal maestro Giovanni Rinaldi; il direttore degli allestimenti, Damiano Pastoressa; il folto cast, con Adriana Damato (Aida) e Lorenzo Decaro (Radamès) in primo piano; la regia, del talentuoso Lev Pugliese; il corpo di ballo di Attitude; e tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione delle scenografie, delle coreografie e dei costumi.
I quattro atti sono stati accompagnati da dolci assaggi di uva da tavola, offerta a tutti dalla consueta ospitalità dei cittadini pugliesi, oltre che da una luna gravida di luce, complice del solenne evento. Al termine dell’opera del 17 luglio, tutta Noicattaro ha voluto festeggiare l’importante presenza di Bayer con una torta dedicata ai suoi 150 anni e un effervescente brindisi condiviso tra attori e pubblico, frutto naturalmente delle preziose uve pugliesi.
Un finale degno di Verdi, appassionato tanto quanto l’intera Opera, che ha reso l’uva regina della notte e Noicattaro regina della lirica.
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