Svegliarsi la mattina presto, come stabilito. Zaino, bastoni, scarpe da montagna e giacca a vento, anche se fuori ci sono già 28 gradi. Qui, per lo meno, in Ticino. Ma stiamo per partire, un breve viaggio di soli tre giorni, che ci porterà a Flims, nel Canton Grigioni, e già so che strada facendo, in poche manciate di minuti, tutto cambierà.
Infatti, appena lasciato alle spalle il quotidiano traffico autostradale che attanaglia senza tregua Lugano e Bellinzona, lo spazio pare ampliarsi, come per fare scorrere più velocemente il nostro procedere verso la meta. L’aria si fa via via più rarefatta e le montagne cominciano a ergersi sempre più orgogliose del verde brillante che indossano.

In meno di un’ora siamo a San Bernardino, dove ci accoglie un vento frizzante che ci riporta all’improvviso indietro di almeno tre mesi, o avanti di quattro. Ma questo è il bello dell’attraversare la piccola grande Svizzera: in pochi chilometri il paesaggio cambia repentinamente, portando con sé altri colori, altre temperature e altre stagioni, facendosi beffa dello scorrere del tempo esterno.
Un saluto all’amico Marco all’Ospizio appena aperto per bere un caffè, e via. Si riparte, mentre gli eriofori, i fiori bianchi piumati della palude, ondeggiano al vento. In meno di un’altra ora saremo a Flims ma percorrere il Passo senza incontrare auto, solo poche moto e qualche ciclista, è già un premio. Non mi stanca mai questo paesaggio, anche immerso nelle nuvole regala l’emozione di sentirsi sulla luna. Tornante dopo tornante, dimentico completamente il caos delle città e inspiro il benessere della tranquillità.

Il mio sguardo rimbalza da una cima all’altra e arrivo a Flims con la testa piena di sfumature di verdi, di grigi, di sprazzi di azzurro rubati ai nuvoloni cupi che hanno deciso di farci compagnia, almeno per questo primo giorno.
Da questo momento è tutto un susseguirsi di passeggiate nel verde vaporoso, di stupore davanti agli scoiattoli sugli alberi, di leggerezza davanti al lago di Cauma, così placido nel silenzio del bosco. In nemmeno mezza giornata mi sembra di aver vissuto giorni e giorni … pare ieri che siamo partiti, invece no, era solo poche ore fa.

Questa sensazione di dissociazione tra il tempo interno e quello esterno non mi è nuova e mi pervaderà anche nei giorni successivi. Dalle solenni gole del Reno alla città vecchia di Chur, dalle lunghe passeggiate nella natura ombrosa alle piacevoli soste al sole, che nel frattempo ha definitivamente vinto sulle nuvole, tutto sembra regalare qualcosa di prezioso: Tempo. “Ma non ti sembra di essere qui già da tanti giorni … mi sembra così lontano il caffè con Marco all’Ospizio, eppure era solo ieri?” domando al mio compagno di viaggio, il quale avverte la mia stessa identica sensazione.

Allora c’è qualcosa di vero: tuffarsi in panorami diversi tra loro, vivere esperienze intense spostandosi da un luogo all’altro, lasciarsi stupire dalla bellezza di ciò che ci circonda, infonde l’illusione di un tempo dilatato che non obbedisce a quello dettato dall’orologio. Persino le lancette dei campanili appuntiti delle belle chiese del paese sembrano pigre, immobili, eterne. I campanili mi sono sempre sembrati lunghe matite appuntite, messe lì dall’uomo per scrivere poesie in cielo. Ancor più qui, dove tutto è silenzio e pace.

E se il tempo non esistesse realmente? Se fosse solo una convenzione per addomesticare l’umanità …? Domande sciocche che sfiorano un infantile desiderio di libertà rispetto alle regole ma che donano anche un sentimento di unicità: il piacere di sentirsi privilegiati attori, e non semplici spettatori, della vita. Almeno per tre lunghi, lunghissimi giorni!

Salutiamo Flims, i suoi fiori, i suoi scoiattoli e i suoi campanili con la certezza di ritornare e di ritrovare qualcosa di noi, nascosto qua e là nella natura. Intanto il film si riavvolge all’indietro, piano piano: si torna sul passo, si fa sosta tra i fiori bianchi della palude e ci si immette nel caos delle città. Come se il tempo non fosse trascorso.

Magnifico , mi fai rivivere i tre giorni……… ma erano tre o…… chissà ?
Da ripetere !!!
Carissima Paola,
magnifico racconto di tre gg impacchettato in un eternità! Tutto quello che racconti è presente davanti ai miei occhi e non mi stanco mai a vivere nel pieno tutte queste sensazioni. Complimenti x il descrivere di quello che vedi e di quello che senti! Ruth Maria
Cara Ruth, grazie ! Detto da te è un grande complimento perché conosci bene questi luoghi di pace 🙏🏽